Titolo+CondividiSu
Titolo CondividiSu

La legge è legge

Archivi filmici ed evoluzione delle norme: Tutela del diritto d’autore, opere orfane, diritto di citazione. Il 1° settembre 2016 a Venezia un seminario a cui partecipa Rossana Rummo - Direttore Generale Biblioteche e Istituti Culturali con l'intervento "Recepimento della normativa europea sulle opere orfane nella legislazione italiana e il ruolo del MiBACT"

Logo

Vecchie pellicole da restaurare, nuove tecnologie da utilizzare. In questo percorso obbligato intrapreso negli ultimi anni dagli archivi audiovisivi si inserisce un terzo livello, sempre più importante per diffondere e valorizzare il cinema classico: il piano delle norme giuridiche che tutelano il diritto d’autore e delineano il quadro dell’utilizzo dei materiali d’archivio.
In questa prospettiva, la Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia – cui è affidato il deposito legale del cinema italiano – promuove, il 1° settembre 2016 a Venezia, in occasione della Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica, un seminario per dibattere, con le altre istituzioni e con esperti di settore, di alcuni temi d’importanza strategica per il mondo dell’audiovisivo:

  • la necessità di istituire un registro dei film restaurati, come garanzia di rigore e scientificità delle procedure e come censimento dei materiali originali del cinema italiano. Va, infatti, evidenziato che la “gerarchia” degli archivi non sempre coincide con quella dei media, perché conservare e poter continuare a vedere gli originali resta comunque incomparabilmente meglio che dover restaurare e ricorrere a una versione digitale.
  • le nuove opportunità di valorizzazione di film a lungo rimasti obbligatoriamente “inediti”, perché senza un avente diritto riconosciuto: le cosiddette “opere orfane”, il cui utilizzo è oggi normato da una recente disposizione europea, recepita in Italia con decreto legislativo nel 2014.
  • le possibilità e i limiti di utilizzo dei materiali d’archivio per nuove produzioni a carattere storico e didattico. Si tratta di un tema particolarmente sentito dai giovani autori che, sempre più spesso, sia per produzioni TV, sia per documentari storici di montaggio, intendono riutilizzare scene, sequenze, fotogrammi del passato in nuove ipotesi creative di montaggio. La crescita esponenziale di produzioni audiovisive su tutti i media, dalle sale cinematografiche agli schermi televisivi, al web, agli smartphone, rendono, infatti, oggi sempre più centrale il ruolo degli archivi che conservano e sempre più spesso intendono diffondere e valorizzare una delle risorse oggi più preziose: le immagini, i suoni e, dunque, la memoria di ciò che siamo.


Vedi il programma

 


Condividi su:

torna all'inizio del contenuto