
Con l'introduzione di Pierangelo Lombardi - Presidente istituto pavese per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, Il folle volo di Ulisse - Da Dante a Primo Levi, La memoria come intelligenza di vita e non soltanto ricordo di morte è un racconto di Davide Ferrari con l'accompagnamento musicale di Matteo Callegari, che si affida ai parallelismi tra Dante e Primo Levi. Ma se è vero che attraverso il «Canto di Ulisse», simbolo della volontà di conoscenza, Levi recupera, sia pure per poco tempo, quell’umanità e quella dignità negate nel campo di sterminio, il brano sembra suggerire anche altro. Lo strumento letterario diventa per l’autore mezzo testimoniale e comunicativo privilegiato per un vero e proprio recupero memoriale che della conoscenza è la condizione essenziale. Per Levi e Pikolo la memoria diventa metodo per dare forma a ciò che nel “folle ordine” del lager non si può esprimere e che permette di addentrarsi nella complessità della conoscenza umana.
Nella "Giornata della memoria" del 27 gennaio 2022, dunque, Primo Levi, Dante e il “Canto di Ulisse” diventano l'occasione per una riflessione sulla storia e sulla memoria come valore fondante. E sul valore della memoria, come deposito culturale e come metodo, struttura mentale che analizza l’impensabile che è successo e che, in quanto tale, potrebbe nuovamente succedere.