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AVVERTENZA: I dati sottoesposti sono conservati per mera finalità storica e non corrispondono necessariamente alla situazione attuale dei singoli enti, in quanto la competenza sugli istituti culturali è stata trasferita alla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.

Accademia Raffaello

Tabella: Scheda di dettaglio diAccademia Raffaello
Descrizione Dettaglio
Presidente Giorgio Cerboni Baiardi
Telefono Telefoni: Museo (+39) 072 , Segreteria (+39) 07223296
Fax (+39) 0722320105
eMail segreteria@accademiaraffaello.it
Indirizzo Via Raffaello 57, 61029
Comune Urbino
Città Urbino
Provincia Pesaro
Regione Marche
Descrizione  Alla fondazione dell’Accademia risale la creazione del Museo patrocinato dal nobile inglese e cultore d’arte John Morris Moore, dove furono raccolte opere d’arte donate da Accademici, Artisti, Sovrani, Principi e Capi di Stato. Inoltre, dai primi anni del Novecento il Museo ospita pregevoli depositi di Soprintendenze per il Patrimonio Storico e Artistico Demoetnoantropologico (come la Pinacoteca di Brera e la Galleria Nazionale delle Marche) e di privati, di cui, fra tutti, primeggia la collezione di maioliche rinascimentali degli Eredi dello scrittore e Accademico Paolo Volponi.
Storia   L’Accademia Raffaello, fondata in Urbino nel 1869 dal Conte Pompeo Gherardi, “già fregiata del titolo di Regia con Sovrano Brevetto del 23 Gennaio 1872, ed eretta a Corpo Morale con decreto del 16 Febbraio 1873 n. 1257, serie II, ha per iscopo di alimentare con opere e studi, in Urbino e fuori, l’alto ideale di arte e di umanità che si irradia dal genio di Raffaello e di tutelare ed accrescere il decoro della Città che gli dette i natali” (art. 1 dello Statuto).“I mezzi di cui si serve sono: la stampa, le letture, le pubbliche lezioni, le conferenze, i concorsi a premio, la Biblioteca, il Museo, e la Casa di Raffaello, ove ha sede l’Accademia” (art. 2 dello Statuto).La stessa Accademia – che conta varie sezioni specifiche – ha stampato per vari decenni Riviste proprie, dal titolo: “ Il Raffaello” ,“Urbinum” e “ Raphael”; ha pubblicato “Quaderni” annuali, nonché i famosi “Studi Artistici Urbinati”. Cura la pubblicazione della collana di “Studi e Testi” e di volumi “fuori collana; dal 2002 ha ripreso la pubblicazione semestrale del bollettino “Accademia Raffaello – Atti e Studi”.Ha avuto poi l’onore di annoverare, tra i suoi Soci, personaggi famosi italiani e stranieri, quali la Regina Vittoria d’Inghilterra, il Re Giorgio V d’Inghilterra, Mazzini e Garibaldi, nonché tutti i Re d’Italia; letterati e personalità del secolo scorso come Morris Moore, Rossini, Manzoni, Tommaseo, Capponi, Cantù, Prati, Carducci, Pascoli e, recentemente, Sua Altezza Reale Carlo d’Inghilterra Principe di Galles, del quale, nel 1990, è stata ordinata una mostra di suoi acquerelli nella Casa natale di Raffaello.Oggi annovera i più celebri artisti e studiosi d’arte, italiani e stranieri, che attendono a studi e ricerche su Raffaello, Bramante, Barocci, ed artisti anche moderni e contemporanei del nostro Territorio.Risulta inoltre molto viva l’Accademia sul piano culturale, operando in una Città di grande tradizione universitaria: ha contato fra l’altro tra i suoi presidenti anche Carlo Bo,Magnifico Rettore dell’Ateneo Feltresco, e Francesco Carnevali, pregiato illustratore di libri e insigne artista. Tutt’oggi questo antico Sodalizio promuove vari incontri culturali e cura soprattutto delle pubblicazioni, per lo più scritti inediti, come i celebri “Commentari della vita et gesti dell’illustrissimo Duca di Urbino” redatti dal suo segretario Pierantonio Paltroni.Attualmente pubblica una preziosa collana di studi e testi giunta al suo XXIII volume; collabora con l’Università di Urbino, con la Soprintendenza per i Beni Artistici Storici e Demoetnoantropologici delle Marche , con quella per i Beni Culturali e Ambientali, per la pubblicazione di cataloghi di mostre d’arte (basti pensare alle grandi mostre di pittura, scultura, nonché di architettura dal 1973, con due preziosi volumi dal titolo rispettivamente : “Restauri nelle Marche: ricerche, studi e interventi” e “Il Palazzo di Federico da Montefeltro: restauri e ricerche”).L’Accademia Raffaello si è fatta inoltre promotrice della celebrazione del V Centenario della nascita di Raffaello (1483 – 1983) nel Comitato Nazionale, ottenendo che le Celebrazioni si aprissero solennemente in Urbino il 6 Aprile 1983 ; ha fatto parte altresì del Comitato Regionale Raffaellesco e in precedenza di quello – sempre Regionale – costituitosi appositamente per il V Centenario della morte di Federico da Montefeltro (1482 – 1982); Comitato che ha promosso mostre come quella su  “Il Palazzo di Federico da Montefeltro”, e un convegno internazionale di studi, svoltosi in Urbino dal 3 all’8 ottobre 1982, di cui sono usciti i relativi Atti in tre volumi stampati dall’Editore romano Bulzoni.Nel 1983 l’Accademia ha reso inoltre possibile la pubblicazione italiana, de “I Disegni di Raffaello” presso l’Editore Nardini di Firenze, opera monumentale di E. Knab , E. Mitsch e K. Hoberhuber. Inoltre ha continuato a pubblicare saggi rari intorno al grande Pittore urbinate e di diverso argomento artistico – letterario. Ad esempio, nel 1987 sono usciti contemporaneamente il “Canzoniere”, opera poetica inedita, di Angelo Galli (Ambasciatore e poeta di Corte di Federico da Montefeltro) e “L’Opera Medica e Botanica di Vincenzo Ottaviani, urbinate (1790 – 1853)”, libri risultati entrambi vincitori del Premio Letterario “Frontino Montefeltro”; lo stesso Premio nel 1993 è stato assegnato anche al volume “Il Duomo di Urbino” dell’Accademico Mons. Franco Negroni e nel 2005 al saggio “Cultura, potere, immagine. La biblioteca di Federico di Montefeltro” della studiosa Marcella Peruzzi.
Patrimonio documentale e altro   Sin dall’anno della sua costituzione l’Accademia possiede, per generose donazioni dei suoi Soci fondatori una ricca Biblioteca di testi specialistici sull’opera artistica di Raffaello e dei suoi contemporanei e su studi artistici intorno al Rinascimento.Dal 1987, a causa del ristretto spazio disponibile nella Casa natale di Raffaello, si avvertì l’urgente necessità di trasferire la Biblioteca in locali più idonei, presi in affitto in Palazzo Viviani, sito in via Cesare Battisti, al n. 54.Tale collocazione ha determinato un forte sviluppo del patrimonio librario sia attraverso nuovi acquisti, sia con continue donazioni da parte di Accademici e di privati cittadini, tra cui si ricordano: l’artista Prof. Alfredo Morgoni da Livorno, il Dr. Giorgio Dalla Bella da Milano, il Prof. Valter Gualandri pure da Milano, e gli urbinati: Conte Ennio Nardini, Prof. Orlando Emanuelli, Avv. Francesco Canuti, Dr. Enrico Gambarara, Prof. Carlo Ceci e gli eredi di Mons. Gino Ceccarini.Dal 1997 la biblioteca è stata aperta regolarmente alla consultazione di studiosi e studenti e, nonostante la sua non appartenenza ad Ente Pubblico, è stata ammessa ad usufruire, in ragione della sua particolare specificità, dei contributi erogati dalla Regione Marche con la L.R. 75/97. Pertanto, essa è stata continuamente arricchita, tant’è che grazie ad un generoso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro è stato possibile acquistare da un collezionista privato una intera biblioteca.Nello stesso Palazzo Viviani, di proprietà della Famiglia Pandolfi De Rinaldis, hanno trovato dignitosa sede gli Uffici di Segreteria, l’Emeroteca e idonei spazi per attività di studio; soprattutto è stato sistemato adeguatamente l’Archivio storico, dichiarato (dal 1988) dalla competente Soprintendenza di “Interesse Storico Locale” e inserito nell’elenco degli Archivi destinati alla pubblica consultazione.L’Accademia Raffaello, infine, mantiene attivi rapporti con antiche Accademie nazionali e internazionali tra cui si ricordano l’Accademia Clementina di Bologna, l’Accademia di San Luca in Roma, l’Insigne Accademia dei Virtuosi al Pantheon in Roma, l’Accademia Nazionale Virgiliana di Mantova, l’Istituto di Studi Architettonici “Andrea Palladio” in Vicenza, l’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento in Firenze, il Kunsthistorische Institut in Firenze, il Pio Sodalizio dei Piceni in Roma, la Féderation International des Sociétés et Instituts d’Etudes de la Renaissance (F.I.S.I.E.R.) Paris – Napoli, la Fondazione Federico II di Hohenstaufen in Jesi (AN), la Società della Permanente in Milano, la Fondazione Burri in Città di Castello (PG), la Soprintendenza per il Patrimonio Storico e Artistico delle Marche, la Soprintendenza Archivistica delle Marche, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali delle Marche; tra le biblioteche si ricordano la Bibliotheca Hertziana di Roma, la Biblioteca del Kunsthistorisches Institut di Firenze e la Royal Library of Windsor Castle, con le quali è stato avviato un proficuo scambio di pubblicazioni. Attualmente la biblioteca dell’Accademia annovera 20.044 volumi, tra cui il prezioso “Corpus Raphaëlicum” iniziato nel 1870 dall’Accademico Giovanni Vico da Acqui, alto funzionario dell’allora Ministero dell’Interno, e proseguito fino al presente, nel quale si raccolgono possibilmente tutte le pubblicazioni più significative che appaiono nel mondo sull’opera di Raffaello. La biblioteca, inoltre, possiede una ricca raccolta bibliografica riguardante studi sul Rinascimento, la storia di Urbino e del suo antico Ducato, e quella delle due dinastie ducali, quella dei Montefeltro e quella dei Della Rovere. Infine, si segnalano le opere originali dei grandi matematici urbinati della Scuola Matematica di Urbino: Federico Commandino, Guidubaldo del Monte che fu maestro di Galileo e Bernardino Baldi. Infine, è in corso la catalogazione della ricca e preziosa Emeroteca, che vanta intere annate di riviste ottocentesche francesi e italiane sull’arte applicata e sugli studi artistici.
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